L'Agnello

Ieri era la Festa della Trasfigurazione, 6 Agosto. La lettura breve delle Lodi, dall'Apocalisse, cap. 21, diceva che "la città (di Dio) non ha bisogno della luce del sole, nè della luce della luna, perchè la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello".
La luce, dunque, è Dio stesso, mentre il Figlio è la lampada, cioè il "mezzo" attraverso cui la luce viene diffusa: la sua trasparenza rende possibile il passaggio, Gesù ha un corpo, si è fatto uomo, ma lascia passare perfettamente l'identità di Dio, restituendola in maniera fedele. Ma c'è un'indicazione ulteriore: la "forma" di questa lampada è un agnello. E' Gesù-Agnello che rende l'immagine di Dio e la sua luce. Dunque con le caratteristiche di mitezza, di regalità umile, di potere nella debolezza: siamo governati da un Agnello.
L'Agnello nell'Apocalisse è forte: sa aprire i sigilli, sta in piedi, è oggetto di venerazione, è anche pieno d'ira, a lui appartiene la salvezza, il suo sangue è in grado di lavare le vesti e renderle candide; "...perchè l'Agnello, che sta in mezzo al trono, sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi" (Ap 7,17).

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