«A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». (Mt 16,19)
In queste parole di Gesù a Pietro incontriamo i due verbi contrapposti "legare" e "sciogliere", deō e luō.
Deō è usato principalmente per indicare l'azione di legare un prigioniero, incatenare qualcuno per impedirgli di agire; simmetricamente, luō esprime la liberazione dai legami che imprigionano, come emerge da alcuni esempi:
(Is 58,6) «Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere [luō] le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?»
(Lc 13,16) «Questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera [deō] per ben diciotto anni, non doveva essere liberata [luō] da questo legame nel giorno di sabato?»
(Gv 11,44) [Lazzaro] uscì, i piedi e le mani legati [deō] con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberatelo [luō] e lasciatelo andare».
(At 2,24) Dio lo ha risuscitato, liberandolo [luō] dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere.
Luō significa però anche demolire una costruzione, "slegandone" le pietre, e più generalmente "dissolvere":
(Ef 2,14) Egli [...] di due ha fatto una cosa sola, abbattendo [luō] il muro di separazione che li divideva, cioè l'inimicizia.
(1Gv 3,8) Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere [luō] le opere del diavolo.
G.
Commenti
Posta un commento